It’s a bad day, not a bad life

shining

Negli Stati Uniti esiste una espressione che definisce il momento in cui proprio non ne puoi più: ‘When the sh*t hits the fan’ che suppongo si possa tradurre con un ‘Quando la m****a raggiunge il ventilatore’.
Non molto elegante, ma rende perfettamente l’idea di come ci si sente quando ‘la misura è colma’ o arriva ‘la goccia che fa traboccare il vaso’. Altre espressioni della nostra lingua che però non funzionano tanto come quella anglofona.Il sito distractify.com, aggregatore di varie amenità propone una lista di cose da fare per cercare di stare calmi quando arriva il punto di stress massimo, tipo lavarsi la faccia o leggere un libro.

Considerando il periodo di avvicinamento alla chiusura estiva, gli sbalzi termici che influiscono negativamente sull’umore, la fine dell’anno scolastico che costringe i genitori a trovare soluzioni
alternative per piazzare i pargoli, rendendo amiche e colleghe ancora più nevrotiche, e che io sono nata senza il gene della pazienza, elenco i miei 5 comportamenti zen o pseudozen che mi permettono di reagire positivamente quando la m****a raggiunge il ventilatore.

1. Fissare ostentatamente una fuga delle piastrelle o una crepa nel muro pensando ai fatti propri, come fa il mio gatto quando si piazza vicino alla ciotola e rimane li, stoicamente, finchè qualcuno non la riempie.
I GATTI LE SANNO TUTTE.
rossella ohara2. Praticare il WU WEI, un importante precetto del Taoismo che riguarda la consapevolezza del quando agire e del quando non agire (fonte wikipedia). Io l’ho interpretata così: non è che devi diventare inattiva, devi solo lasciare che le forze avverse facciano il loro corso. se opponi una forza ad un’altra forza, c’è un contrasto, se non ti opponi, la forza avversa scorre via.
SE PER CASO CADESSE IL MONDO, IO MI SPOSTO UN PO’ PIU’ IN LA. (anche la Raffa le sa tutte!)
3. Trovare conforto nella natura. Guardare un albero, un fiore, il cielo o una nuvola di passaggio, fa sempre pensare all’infinitamente piccolo e all’infinitamente grande. E se lavori in un cubicolo? Metti una piantina in vaso sulla scrivania. FLOWER POWER
4. Pensare a cosa ti rende differente. Come ti vedi rispetto al tuo antagonista? Quali sono i tuoi pregi? Cosa ti rende quello che sei? Cosa di quello che il tuo antagonista sta dicendo/facendo ha una reale influenza su te e la tua vita? Probabilmente fa la voce grossa per farti sentire piccolo. Ma di solito chi alza per primo la voce, raramente ha ragione. ANCHE LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO SI INCAZZANO.
5. Dormici sopra. Domani sarà meglio. Peggio è dura. ROSSELLA DOCET.

E se la mia lista non funziona, passiamo la parola agli esperti:

« Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei. » (parole attribuite a Lao Tzu)

In maniera più ludica il graphic designer Adam J. Kurtz ha creato alcune gif motivazionali, da guardare quando si è troppo stressati. Le trovi su Daily Best qui
La mia preferita?

bad day

 

photo credits
wikipedia.org
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